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Misure dei volumi VS

Figura 13- Misura dei volumi 2D con la regola di Simpson
Figura 13 – Misura dei volumi 2D con la regola di Simpson

Come anticipato per la massa VS, esistono 3 metodi per calcolare i volumi: misure lineari, misure 2D e dirette 3D.

Saltiamo a piè pari le misure lineari che – al contrario che per la massa VS – sono obsolete e non devono essere più usate per calcolare i volumi.
Il metodo 2D che deve essere utilizzato, presente su tutti gli apparecchi ecocardiografici, è quello della sommazione dei dischi secondo la regola di Simpson. L’operatore deve:

1. Ottenere una proiezione che rispetti la geometria VS;
2. Individuare l’endocardio della camera VS ed effettuarne la planimetria;
3. Controllare la correttezza e attendibilità delle misure e calcoli ottenuti.

Considerate che Il calcolo della FE può essere anche visto come la normalizzazione della gittata cardiaca per il precarico = volume tele-diastolico VS).

Figura 14 - Vantaggi e svantaggi della metodica Simpson
Figura 14 – Vantaggi e svantaggi della metodica Simpson

Questa è un operazione relativamente semplice.
Le Raccomandazioni per la valutazione delle camere cardiache del 2015, oltre a sottolineare i vantaggi dell’analisi 2D rispetto alle misure lineari afferma però che è frequente il “foreshortening” (visualizzazione tronca) dell’apice VS con conseguente accorciamento artificiale dell’asse lungo VS, ed errore di calcolo sia dei volumi che della FE.
E’ questo uno dei motivi per privilegiare l’utilizzo del 3D, oltre ovviamente al fatto che il sistema biplano esclude dalla valutazione tutto ciò che è localizzato sulla parete posteriore (p.e. un aneurisma) o setto i.v. anteriore, perchè la formula biplana esclude il terzo piano ecocardiografico: la proiezione apicale 3 camere (apicale asse lungo).

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