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In Figura 9a un’altra situazione di ipertrofia localizzata prossimale del setto i.v. in un paziente con ipertensione arteriosa.
In questo caso la presenza di ipertrofia della parete posteriore (14 mm) ci potrebbe indurre a pensare che vi sia anche ipertrofia settale. In realtà la maggior parte del setto i.v. non è ipertrofico (11 mm). La limitata ipertrofia settale= 17 mm. Queste ipertrofie localizzate prossimali del setto i.v anteriore od inferiore sono comuni nei pazienti ipertesi, specie se anziani, con rare eccezioni non hanno conseguenze funzionali e non hanno un significato prognostico.
In Figura 9b sempre un paziente iperteso con ipertrofia localizzata prossimale del setto ivi anteriore, ma notate la difficoltà (almeno sull’immagine fissa) nel delineare il setto i.v. dove effettuare la misurazione corretta, per la presenza di trabecole (**: è presente una trabecola in cavità VS che si innesta sul setto i.v.). E’ importante fare sempre riferimento alla clip corrispondente per distinguere le trabecole dallo spessore della parete.
Misure 3D per la massa VS

Infine, la metodica di misurazione diretta 3D (Figura 10): non è necessario alcum assunto geometrico, ma sono necessari:
- una buona qualità delle immagini;
- una buona definizione dell’epicardio (non sempre facile).